La moschea di Hassan II
La moschea di Hassan II, situata a Casablanca, è la moschea più grande del Marocco e la terza al mondo dopo la Masjid al-Haram della Mecca e la moschea del Profeta di Medina.
L’edificio, in linea con il progetto dell’architetto francese Michel Pinseau, è stato costruito su un promontorio che si affaccia sull’oceano Atlantico e può contenere fino ad un massimo di 25.000 fedeli al suo interno e altri 80.000 nella piazza circostante. I lavori, commissionati dal re Hassan II, iniziarono nel 1986, terminarono nel 1993.
La moschea, che è lunga 200 metri e larga 100, è interamente realizzata in cemento armato e tutte le decorazioni sono di tipo tradizionale marocchino, unite ad elementi islamici. Tra le caratteristiche architettoniche degne di nota figurano la cupola, le cospicue colonne, gli archi a ferro di cavallo e le innumerevoli muqarnas, ovvero delle tipiche decorazioni, che impreziosiscono i soffitti. All’interno la grande sala di preghiera è divisa in tre navate, di cui quella centrale è più alta rispetto alle laterali ed è coperta da un tetto apribile, che consente ai fedeli di poter pregare sotto le stelle durante le notti limpide.
Inoltre il minareto della moschea, che con i suoi 210 metri d’altezza rappresenta tra l’altro il minareto più alto del mondo, è dotato di un faro con un raggio laser, orientato verso la Mecca, che viene azionato la sera e raggiunge una portata di addirittura 30 chilometri. Il minareto è decorato da tessere verdi cangianti in verde scuro o blu turchese, che conferiscono alla moschea un’eleganza straordinaria, mentre il calcestruzzo usato per realizzarlo è quattro volte più resistente rispetto a quello normale, quindi è in grado di resistere saldamente all’azione combinata del vento forte e anche delle scosse sismiche.